La Vendemmia 2021 è stata la vendemmia della tempesta. Siamo stati colti in chiusura di lavori da un nubifragio che ha bloccato i trattori e ci ha costretti ad un passamano delle casse. Dopo la grande siccità del 2021 che ha portato a grande sofferenza piante e persone, questo tempo ormai subtropicale ci ha confermato il cambiamento climatico col quale conviviamo ormai quotidianamente.
La Vendemmia 2020 è stata caratterizzata da bel tempo ma da una certa scarsità di produzione sia sull’uva bianca (Pignoletto) sia per quanto riguarda la Barbera e il Cabernet Sauvignon.
Si tratta probabilmente di una diretta conseguenza delle grandinate subite e della gelata di marzo, perchè l’uva era comunque sana.
Il 2019 è stato il primo anno di gestione professionale del vigneto nelle due fasi: viticola e vinificazione. Entrambe le fasi coordinate da due tecnici che hanno cercato di gestire tutto il processo: potatura, trattamenti, gestione verde, vendemmia e infine vinificazione.
Abbiamo filmato la pressatura soffice del Pignoletto con aggiunta di ghiaccio secco per ridurre l’ossidazione in questa delicata fase della vinificazione.
Durante il 2018 abbiamo collaborato con l’azienda vitivinicola il Granaro di Ciano di Zocca. Assieme agli amici del Granaro abbiamo accolto alcuni Woofer, ragazzi giovani e meno giovani da tutto il mondo che trascorrono alcune ore della loro giornata nelle lavorazioni agricole in cambio di vitto e alloggio.
Assieme allo scambio lavorativo c’è sempre una vivida contaminazione culturale.
Nel 2017 abbiamo vendemmiato insieme agli amici della compagnia dei Vinaccioli del Granaro e insieme ai loro sostenitori e woofer.
E’ stata una vendemmia familiare con tutta la parte conviviale che rendono questo periodo così speciale. I woofer che passano sui nostri campi per qualche giorno e che si trovano spesso al Granaro, ci danno l’opportunità di confrontarci con altri mondi e realtà lontane dal nostro quotidiano.
Nel 2016 non abbiamo fatto vino. tutto il vigneto è stato preso da Oidio e non siamo riusciti a salvare nulla: nessuno degli uvaggi ha avuto una dose sufficiente di uva sana da permetterci di vinificare.
Colpa in prevalenza del nostro atomizzatore non adeguatamente tarato e manutenuto, quindi della mancanza di conoscenze in ambito biologico. La conversione al bio è compiuta ma proprio per questo dobbiamo migliorare le nostre capacità sia per la potatura a secco e verde, sia per la gestione delle tempistiche/dosi dei trattamenti.
Nel 2014 Conosciamo l’associazione di agricoltura e promozione sociale Streccapogn di Monteveglio.
Si tratta di una scoperta in un comune in transizione come Valsamoggia: un gruppo di giovani e meno giovani dediti all’agricoltura e all’integrazione di soggetti con fragilità sociali; ognuno con il suo sogno.
Conversione al biologico in corso.
Acquisto del trattore e atomizzatore, trasferimento sull’abitazione presente sul vigneto.
Prima vendemmia con mezzi nostri, acquisto di casse, ma senza trattore.
Potatura in autonomia
Trattamento e sfalcio erba da parte di contoterzisti.
Vinificazione presso Cantina Molinari, Calcara
Il 2012 è stato il primo anno in autonomia. Vigneto in piena conduzione da parte della nostra famiglia. Abbiamo potato da soli e sistemato la vigna nelle nostre possibilità.
I trattamenti sempre ad opera del nostro vicino, primi passi verso la conversione al biologico.
Vendemmia con amici e bambini. Abbondanza di prodotto. Vinificazione in casa.